Veduta dall'alto di via XX Settembre, Parma 1938
Denuncia al Prefetto di apertura dell'esercizio in via Crispi a Parma, 1935
“Quando penso al primo lavoro che ho fatto, mi viene da ridere. Passavo intere giornate a tagliare i colli delle fiale che arrivavano dalla soffieria, perché erano troppo lunghi per essere utilizzati così.”
Carlo Serioli, ex Dipendente Chiesi

Un’immagine dimostrativa del farmaco Foscavit, anni ‘50
Un’immagine dimostrativa del farmaco Terebin, anni ‘50
“Soncini attraversava la regione emiliana, poi Mantova e ancora Cremona, in biciletta. Andava negli studi dei medici a presentare i prodotti. Solo dopo cinque o sei mesi di lavoro è riuscito a comprarsi una Vespa.”
Carlo Serioli, ex Dipendente Chiesi

Giacomo Chiesi nel suo laboratorio, anni ‘50
“Quel giorno un impiegato di Chiesi è venuto a casa mia. “Il Dottor Giacomo sta cominciando a lavorare ai Fontanini e avrebbe piacere che tu venissi”, ha detto. Ho accettato subito. Lavoravo dentro la vasaia. Con me c’erano Anita, che abitava lì, e altre tre ragazze (Angiolina, Vanda e Nina).”
Carlo Serioli, ex Dipendente Chiesi

“Grazie a quella cassa di oppio e laudano, Chiesi è tornata operativa. Acquistarla è stato un vero e proprio colpo di fortuna, così come conservarla fino alla fine della guerra.
Sono stati utilizzati una quarantina di kg di oppio e due damigiane di laudano. Con quei prodotti, impiegati per le patologie dello stomaco, abbiamo salvato l’azienda.”
Carlo Serioli, ex Dipendente Chiesi
